Bonus Vacanza

Col bonus vacanze del decreto Rilancio questa estate faremo le vacanze con uno sconto di 500 euro? Può darsi, ma non c’è nulla di certo. La norma deve ancora essere emessa, le direttive per gli albergatori ancora non ci sono, ma è chiaro che fare lo sconto è una scelta della struttura, non un obbligo e visto che se per il cliente è molto favorevole, ma per la struttura si tratta di un rinvio dell’incasso di diversi mesi, può darsi che molte strutture non aderiranno.

Inoltre ci sono delle limitazioni alla possibilità di richiedere questo Bonus. Analizziamo bene il Bonus Vacanze per capire come funziona.

COS’È IL BONUS VACANZA?

Bonus Vacanza

Il bonus vacanza è un’iniziativa del Governo per incentivare le vacanze sul territorio nazionale in quest’anno 2020 in cui le strutture ricettive sono state molto penalizzate.

Il bonus varia secondo le persone del nucleo familiare:

  • 150 euro per la persona singola
  • 300 euro per la coppia (marito e moglie ma anche genitore single e un figlio)
  • 500 euro per le famiglie composte da 3 persone o più.

Per accedervi è necessaria una dichiarazione Isee più bassa di 40 mila euro lordi annui. Un valore piuttosto alto (il reddito ISEE non è il vostro reddito effettivo) per cui vi potranno accedere la maggior parte delle famiglie italiane.

Si può usufruire del bonus per soggiorni in alberghi, agriturismi, bed & breakfast e campeggi italiani dal 1° luglio al 31 dicembre 2020. Il decreto parla di «impresa turistico-ricettiva»: il bonus quindi non può essere usato per pagare l’affitto della casa al mare né della baita di montagna, o comunque strutture non professionali.

Il bonus è valido per le spese sostenute in una singola struttura, non si può dividere per soggiorni in hotel diversi.

Il gestore della struttura deve emettere la fattura elettronica o il documento commerciale, in cui deve essere riportato il codice fiscale di chi fa domanda per il bonus.

Il decreto specifica inoltre che «il pagamento del servizio deve essere corrisposto senza l’ausilio, l’intervento o l’intermediazione di soggetti che gestiscono piattaforme o portali telematici diversi da agenzie di viaggio e tour operator». Chi prenota o paga attraverso Airbnb, Booking, Trivago o simili non ha diritto al bonus. Solo vacanze fai da te.



BONUS A DISCREZIONE DEGLI IMPRENDITORI

Anche se rispetti tutti i requisiti sopra elencati, non è detto che otterrai il bonus per la tua vacanza: dipende tutto dall’accordo con il gestore della struttura ricettiva che può anche rifiutare di accettare il bonus.

Infatti la parte di bonus a carico dell’imprenditore sarà rimborsata con conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi e l’imprenditore deve accettare di lavorare a credito per lo Stato. Sarà difficile portare avanti la propria attività senza la liquidità necessaria.

Inoltre secondo alcune interpretazioni il bonus concesso può essere molto più basso di quanto previsto: il decreto prevede che «il credito è fruibile esclusivamente nella misura dell’80% d’intesa con il fornitore». Questo vuol dire che lo sconto può essere anche di una percentuale inferiore?



COME FUNZIONA IL BONUS VACANZA

Il bonus viene erogato in due parti:

  • l’80% come sconto sul servizio fornito dalla struttura ricettiva
  • il 20% come rimborso sulla dichiarazione dei redditi.

Esempio una famiglia di 4 persone: bonus vacanze di 500 euro

  • sconto di 400 euro (cioè l’80% di 500 euro) sul preventivo pattuito con la struttura, e saldo di quanto pattuito
  • 100 euro (cioè il 20% di 500), nella dichiarazione dei redditi dichiarando la spesa e ottenendo la detrazione di 100 euro.

Dal canto suo il titolare della struttura ricettiva, che nella pratica anticipa di tasca propria la cifra scontata al cliente, riceverà un credito di imposta sui futuri pagamenti fiscali, tanti quanti bonus ha erogato.

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Salvatore

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Bonus Vacanza ultima modifica: 2020-05-26T12:55:32+02:00 da Blogs Da Seguire