L’inverno più nero

L’inverno più nero

L'inverno più nero di Carlo Lucarelli

L'inverno più nero di Carlo Lucarelli

Carlo Lucarelli riporta il suo commissario De Luca nella Bologna controllata dai tedeschi alla fine della seconda guerra mondiale.

De Luca è nel suo periodo nero nella Polizia Politica, costretto dagli eventi ed a disagio nella sua posizione. Vorrebbe fare il poliziotto, scoprire gli assassini, gli tocca cercare i dissidenti, i partigiani. Ma non lo fa con passione.

La sua passione è trovare gli omicidi, fare giustizia.

Per questo si lascia coinvolgere abbastanza facilmente in tre indagini che non riguarderebbero il suo ufficio, nessuna delle tre ufficiale.

Deve aiutare i tedeschi a trovare l’assassino di un ufficiale tedesco. Se non ci riesce saranno fucilati dieci cittadini a caso per rappresaglia.

Deve aiutare un collaborazionista partigiano a provare l’innocenza di un medico accusato di omicidio. Il vicecommissario Petrarca dell’ufficio passaporti sarà un amico ed un valido collaboratore per le 3 indagini.

Deve sbrogliare un caso in cui come funzionario di polizia politica era stato incaricato di depistare le indagini. La prefettura vuole sapere la verità su quale reparto e per quale motivo un cittadino è stato interrogato, torturato ed ucciso.

In tutti e tre i casi De Luca viene preso dalla sua solita febbrile ricerca della verità: non mangia, non dorme preso anche dalla fretta con cui gli viene chiesto di risolvere le indagini, fare giustizia, o almeno convincere chi lo ha incaricato.

Per le avventure del Commissario De Luca questo è forse il romanzo più riuscito dal punto di vista del poliziesco. E come sempre viene fatto un quadro significativo della guerra, del fascimo e di Bologna in un periodo storico complicato.


Un paragrafo significativo per L’inverno più nero

– Una settimana, – disse il capitano. – Non un giorno di piú. Se siete cosí in gamba come dicono vi basterà. Quando avremo la certezza che il rottenführer Weber è solo un ladro vittima di un affare losco puniamo il suo assassino e finisce lí. Se no scegliamo dieci persone tra San Giovanni in Monte e le Caserme Rosse e le fuciliamo come rappresaglia per la morte di un soldato tedesco.

Il capitano tirò fuori un pacchetto di Lucky Strike dalla tasca della giubba e ci frugò dentro cercando un’altra sigaretta. Lo appallottolò, perché era vuoto, e si strinse nelle spalle.

– Io sarei di quell’idea, – disse, – ma Von Senger non vuole esasperare inutilmente la popolazione, e chi siamo noi per opporci ai desideri del Comandante Generale della piazza di Bologna? – Voleva essere sarcastico ma non c’era riuscito. – E poi al nostro herzchen piace giocare al poliziotto.


La presentazione ufficiale per l’inverno più nero

Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli.

«Alle 17:10, al primo calare del sole, il coprifuoco avrebbe trasformato il suk dentro le mura di Bologna in una città fantasma, accecata dall’oscuramento e muta, a parte gli scarponi delle pattuglie o quelli dei partigiani. Ma fino a quel momento, quella casbah fradicia e sporca, che scoppiava di voci rombando sorda come un treno in una galleria, brulicava di gente che cercava qualcosa, la neve, il burro, una sigaretta, un attimo in piú per superare quello che per tutti, dall’inizio della guerra, forse da sempre, era l’inverno piú ruvido e freddo. L’inverno piú nero»

Per risolvere un caso De Luca è disposto a tutto, perfino a vendere l’anima al diavolo. Questa volta, però, ha l’occasione di fare la cosa giusta nel modo giusto. 1944, Bologna sta vivendo il suo «inverno piú nero». La città è occupata, stretta nella morsa del freddo, ferita dai bombardamenti. Ai continui episodi di guerriglia partigiana le Brigate Nere rispondono con tale ferocia da mettere in difficoltà lo stesso comando germanico. Anche per De Luca, ormai inquadrato nella polizia politica di Salò, quei mesi maledetti sono un progressivo sprofondare all’inferno. Poi succede una cosa.

Nella Sperrzone, il centro di Bologna sorvegliato dai soldati della Feldgendarmerie, pieno di sfollati, con i portici che risuonano dei versi degli animali ammassati dalle campagne, vengono ritrovati tre cadaveri. Tre omicidi su cui il commissario è costretto a indagare per conto di tre committenti diversi e con interessi contrastanti. Convinti che solo lui possa aiutarli.

L'inverno più nero di Carlo Lucarelli

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L’inverno più nero ultima modifica: 2020-05-11T10:33:38+02:00 da Blogs Da Seguire