La misura del tempo

La misura del tempo

La misura del tempo di Gianrico Carofiglio

Tornano le avventure giudiziarie dell’Avvocato Guerrieri, sempre più malinconico verso la vita che si è costruito.

Ad accentuare i suoi ripensamenti e pentimenti rispunta dalla sua giovinezza una ragazza con cui ha avuto una relazione intensa seppur breve di cui era in completa balia.

Lorenza si presenta senza preavviso nello studio di Guerrieri e senza preamboli ed accenni alla loro vita passata, se non il necessario “da quanto tempo non ci vediamo”, chiede a Guido di prendere in mano la vita di suo figlio, detenuto in carcere ingiustamente, a quanto dice la madre.

Il ragazzo è stato condannato per omicidio, il suo precedente avvocato è deceduto mentre stava preparando l’appello. I tempi sono ristrettissimi e Guerrieri non è sicuro di voler accettare un caso con tante difficoltà e soprattutto con tante implicazioni con il suo passato quasi dimenticato.

Accetta il caso, il ragazzo in fondo gli piace e lo ritiene innocente, ma ogni volta che ha una pausa il pensiero torna alla sua giovinezza con Lorenza, agli errori ma anche ai momenti felici.

Senza molta verve il romanzo si trascina fino ad un epilogo senza scossoni. Leggero e senza pagine memorabili.


Un paragrafo significativo per La misura del tempo

– Prima di arrivare qui ho fatto il conto: sono ventisette anni.

– Eh sí, – risposi quasi contemporaneamente, complimentandomi con me stesso per lo sforzo di originalità.

– Spesso ho avuto la tentazione di passare a salutarti, a fare due chiacchiere. Soprattutto quando leggevo di te sui giornali, per qualche processo. Ti ho anche intravisto per strada, ma non ho trovato il coraggio di chiamarti e fermarti.

Non mi ero mai accorto di averla incrociata. L’ultima volta che l’avevo vista era stato nel settembre 1987, poi era scomparsa dal mio orizzonte. Non l’avevo piú incontrata e non ne avevo piú saputo nulla.

Avevo pensato – finché mi era capitato di pensarci – che fosse andata via da Bari, come del resto ripeteva di voler fare. Con un lieve senso di vertigine mi resi conto che non avevo mai parlato a nessuno di lei, di quei mesi in cui le nostre vite si erano toccate. Forse per questo il mio ricordo era sfumato fino a diventare impalpabile. Col tempo un ricordo non raccontato diventa sempre meno vero. Per poi confondersi con materiali ancora piú impalpabili della nostra mente: sogni, fantasticherie, leggende private.

Non dissi nulla di tutto questo.


La presentazione ufficiale per La misura del tempo

Tanti anni prima Lorenza era una ragazza bella e insopportabile, dal fascino abbagliante. La donna che un pomeriggio di fine inverno Guido Guerrieri si trova di fronte nello studio non le assomiglia. Non ha nulla della lucentezza di allora, è diventata una donna opaca. Gli anni hanno infierito su di lei e, come se non bastasse, il figlio Iacopo è in carcere per omicidio volontario. Guido è tutt’altro che convinto, ma accetta lo stesso il caso; forse anche per rendere un malinconico omaggio ai fantasmi, ai privilegi perduti della giovinezza. Comincia così, quasi controvoglia, una sfida processuale ricca di colpi di scena, un appassionante viaggio nei meandri della giustizia, insidiosi e a volte letali.

La misura del tempo di Gianrico Carofiglio

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La misura del tempo ultima modifica: 2019-12-22T09:58:20+01:00 da Blogs Da Seguire