Invidia il prossimo tuo

Invidia il prossimo tuo

Invidia il prossimo tuo - John Niven

La felicità è sempre soggetta all’invidia: la sola miseria non è invidiata da nessuno.” (Socrate)

Adam non era una persona di talento, ma nella vita ha avuto ugualmente un discreto successo.

Ha sposato un’aristocratica che lo ama, ha una bella famiglia, un lavoro che gli piace e gli da soddisfazioni e notorietà e grazie ad un po’ di fortuna con gli investimenti giusti al momento giusto, adesso abita in una splendida casa fuori Londra.

Un giorno Adam incontra per caso Craig: un vecchio compagno di scuola. Adesso è un barbone senzatetto, ma un tempo è stato un cantante rock che ha conosciuto il successo in America, grazie al suo talento indiscutibile per la chitarra ed il canto, accompagnato da un discreto fascino.

Adam non può lasciare Craig per strada: non sono mai stati grandi amici in realtà, ma Craig rappresenta un passato difficile da dimenticare, un ricordo difficile su cui si è preso qualche rivincita, ma che gli ha insegnato a non lasciare indietro i più sfortunati.

Lo accoglie nella propria casa, lo ripulisce, gli offre nuove opportunità e in breve Craig torna sulla sua onda di successo.

Però per quanto bene puoi fare ad una persona, bisogna sempre ricordare che per assaporare veramente il successo tutti gli altri intorno a te devono cadere. E Craig è determinato a riportare Adam al livello che si merita.

Un romanzo dal sapore molto amaro, non mitigato dal lieto fine, ben scritto da John Niven.

Un paragrafo significativo per Invidia il prossimo tuo

Nell’aria gelida. Incrociarono lo sguardo.
– Mica mi hai riconosciuto, ’rcatroia…
Era stato il barbone a pronunciare quelle parole, non Alan.
– Io non… – cominciò lui, ma non terminò la frase. Perché adesso si guardavano proprio negli occhi, Alan che incombeva sul barbone, mezzo piegato, gli spicci in una mano. Non terminò la frase perché il viso del barbone stava diventando familiare, un certo luccichio negli occhi, quelle rughe ai lati della bocca, i denti davanti leggermente sghembi, scheggiati e ingialliti e marciti rispetto all’ultima volta che li aveva visti. Rispetto all’ultima volt…
– Craig? – disse. La parola gli esplose in bocca come un punto di domanda.
– Ne è passato di tempo, vecchio mio.
Alan fu sopraffatto da emozioni contrastanti. In primo luogo dispiacere, ovvio. E poi la compassione, la profonda e automatica compassione che proviamo davanti alle sofferenze altrui. E poi, ancora piú ovvio, gioia. Gioia che, per una volta, l’universo fosse in grado di metterti sotto il naso un emblema tanto evidente del tuo successo, di quanta strada avevi fatto, di quanto eri riuscito a fare con quello che avevi in mano, mentre qualcun altro era finito…
Perché lí sdraiato sul freddo marciapiede del centro di Londra c’era uno dei suoi piú vecchi amici. Un tizio che, in gioventú, era stato uno dei suoi piú cari amici. Un tizio che non vedeva di persona da quasi venticinque anni.
E adesso, scortese o meno che fosse, doveva fare la domanda.
– Come… come stai?
– ’Rcatroia, – disse Craig Carmichael, indicando con la mano guantata sé stesso, il suo angolino, il cartone sottile che fungeva da alloggio, – mi sa che lo vedi con i tuoi occhi.


La presentazione ufficiale per Invidia il prossimo tuo

Alan è un celebre critico gastronomico. È felicemente sposato, ha tre figli e una grande casa a pochi minuti dal centro di Londra. Quando all’uscita della metropolitana rivede quello che in gioventú era il suo «migliore amico», sulle prime non crede ai propri occhi. Craig, il Craig che sembrava destinato a diventare una rockstar di fama internazionale, è invece ridotto a chiedere l’elemosina ai passanti. Alan non deve pensarci su piú di tanto, giusto il tempo di una birra. Lo aiuterà. Lo ospiterà a casa sua fino a quando Craig non si sarà rimesso in carreggiata. Lo fa perché è generoso? Oh, certo. Perché i vecchi amici vanno aiutati? Sicuro, come no. Ma diciamocelo, sostenere Craig gli dà un piacere sottile e feroce: lui ce l’ha fatta, Craig no. Alan sconterà il bene che sta facendo, non c’è dubbio. Perché non c’è nulla di piú odioso del successo degli altri. E nulla ci dà piú gioia del vederli crollare.

Invidia il prossimo tuo - John Niven

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admin-Salvatore

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Invidia il prossimo tuo ultima modifica: 2019-09-11T17:57:07+02:00 da Blogs Da Seguire