Dentro l’acqua

Dentro l’acqua

Dentro l'acqua di Paula Hawkins

Ho iniziato a leggere dentro l’acqua un paio di volte abbandonandolo subito dopo le prime pagine, perché non mi convinceva. Al terzo tentativo ho capito quanto avevo sbagliato a non leggerlo perché si è rivelato un bellissimo giallo.

Quello che mi ha mandato in confusione le prime volte era la strana costruzione del testo che poi si è rivelata invece uno dei suoi punti di forza.

In questa interessante tecnica narrativa non c’è l’autore come voce esterna e neanche un personaggio che racconta la storia per tutti. Ogni capitolo esprime il pensiero e la visione di uno dei personaggi che fa parte della storia.

Questo fa sì che il romanzo possa essere molto più profondo perché un terzo narratore non potrà mai entrare a fondo nel pensiero di un altro e leggendo i pensieri e le considerazioni di ogni personaggio in prima persona praticamente scopriamo una parte della storia dal suo particolare punto di vista.

Dentro l’acqua racconta una storia molto articolata in cui non sarà facile individuare il colpevole o scoprire che non c’è nessun colpevole.

In una piccola cittadina la vita è scandita dal fiume che la avvolge e da una triste sequenza di numerosi suicidi per annegamento in quello che viene chiamato Lo stagno delle Annegate.

Ultima a morire affogata una scrittrice e documentarista che vuole raccontare la storia di tutte le donne annegate del posto, attività di cui la popolazione non è contenta perché non vuole intromissioni nella vita privata e pretende il rispetto delle proprie vittime.

Le indagini ufficiali parlano di suicidio ma c’è il forte sospetto che una mano estranea abbia spinto giù dal dirupo Nel.

E’ un giallo molto articolato di difficile collocazione, ma molto ben costruito sia come trama che come tecnica narrativa e appassionerà molti lettori.

Un paragrafo significativo per Dentro l’acqua

Alcune di loro erano entrate in acqua di propria volontà, altre no, e se qualcuno lo avesse chiesto a lei, avrebbe risposto che Nel Abbott aveva combattuto con tutte le sue forze prima di andare a fondo. Ma a Nickie nessuno chiedeva mai nulla, e nessuno era disposto ad ascoltarla, quindi era inutile parlare. Specialmente con i poliziotti. E comunque, anche se non avesse avuto guai con loro in passato, agli sbirri non avrebbe detto proprio niente. Troppo rischioso.
Nickie abitava sopra il negozio di alimentari, in un monolocale con angolo cottura e un bagno talmente microscopico che a stento poteva definirsi tale. Non era molto, specie dopo una vita intera, ma aveva una finestra con vista sulla città, e lei ci aveva piazzato accanto una poltrona bella comoda. Passava le sue giornate seduta lì, mangiava e a volte ci dormiva anche. Ormai le bastavano poche ore di sonno, non valeva nemmeno la pena mettersi a letto.
Si sedeva e osservava la gente andare e venire. Quello che non vedeva, lo sentiva. Prima ancora di scorgere i lampeggianti blu vicino al ponte, la notte in cui era successo, si era accorta di qualcosa. Non aveva capito che si trattava di Nel, non subito. Alcuni pensano che la chiaroveggenza sia una visione limpida, precisa, ma non è così semplice. Nickie sapeva solo una cosa con certezza: qualcuno era entrato in acqua. Era rimasta seduta a guardare, senza accendere le luci: un tizio con due cani che saliva di corsa la scalinata, poi un’automobile, non di quelle della polizia, ma una blu scuro senza insegne. L’ispettore Sean Townsend, si era detta, e non si era sbagliata. Lui e l’uomo con i cani erano tornati giù, e subito dopo era arrivata tutta la banda, con i lampeggianti accesi ma le sirene spente. Non erano necessarie: non c’era fretta.


La presentazione ufficiale per Dentro l’acqua

Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell’Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l’hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n’è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine – donne “scomode”, difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l’ha trascinata con sé dentro l’acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l’acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra. Con la stessa voce che ha incantato i diciotto milioni di lettori de La ragazza del treno, e la stessa capacità di spiare le vite degli altri, Paula Hawkins ci regala un thriller incredibilmente avvincente, che vi farà girare le pagine in modo compulsivo, fino all’inaspettata, sconvolgente rivelazione finale.

Dentro l'acqua di Paula Hawkins

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Dentro l’acqua ultima modifica: 2019-08-15T10:06:20+02:00 da Blogs Da Seguire